Forum Agrodolce da riscoprire
Innanzitutto, sfatiamo un luogo comune: l'agrodolce non è un capriccio per palati fini, anzi, un tempo sulle tavole nostrane non ci si poneva neppure il problema di fare distinzione tra agrodolce, salato o soltanto dolce.
Sulle tavole, le pietanze comparivano tutte insieme: ciascuno attingeva dai piatti secondo il suo gusto, affiancando senza pregiudizi grappoli d'uva e porzioni di arrosti, verdure cotte, pane e frutta secca. L'agrodolce era cosa abituale.
Fu durante l’illuminismo, quando si diffuse l’esigenza di razionalizzare tutto che si cominciò a dare ordine ai piatti separando il "salato" dal "dolce" ed eliminando gli accostamenti tra i due sapori, considerati troppo arditi. La tradizione dell'agrodolce rimase viva solo in alcuni piatti regionali.
Da qualche tempo però, forse anche grazie alla conoscenza delle cucine etniche che mescolano con spontaneità frutta e alimenti salati, anche la nostra gastronomia si è riavvicinata al gusto agrodolce.
I vantaggi sono molteplici: alle proprietà salutari delle verdure si aggiungono quelle della frutta, che può arricchire antipasti, primi e secondi; l'uso degli insaporitori a base di sale si riduce; viene rinnovata e resa varia la tavola in modo genuino, stimolando l'appetito con piatti leggeri e vitaminici.
I piatti in agrodolce si possono poi preparare tutto l'anno, seguendo il naturale calendario della frutta.Nella stagione più calda, frutti dissetanti, dai sapori e colori intensi, potranno diventare protagonisti di una cucina stuzzicante e rinfrescante.
Anche i frutti dell’autunno e dell’inverno possono regalare piacevoli note ai vostri piatti: uva, fichi o pere con preparazioni a base di formaggi; frutta secca con secondi di carne, primi piatti e pane; arance, mandarini e pompelmi rosa con affettati, pesce e riso; mele con carni di maiale e risotti; ananas e kiwi con carni di pollo.
Raccontateci le vostre specialità in agrodolce e se vi serve qualche spunto, ecco qualche idea dalla Community:
Estratto dalla Rivista “Voi…Noi…Bimby” - Ed. Vorwerk Contempora