Forum Come sono andate le vacanze? Voglio sapereeeee......
1 ha scritto:
Ciaooo ragazze...io sono Pugliese, tra l'altro della prov di foggia e la Paposcia non la conosco!!! Anch'io adoro la toscana.....la mia terza patria.....oltre a Puglia ed Emilia!!!Io invece quest'anno supervacanza di tre settimane (causa viaggio di nozze) negli Stati Uniti e poi in Polinesia....entrambi posti bellissimi...e inutile dirvi che negli USA abbiamo mangiato un pò di porcherie ma buonissime...in Polinesia...pesce pesce...e tanto pesce....che io adoro!!!
Stati Uniti e Polinesia????? Uauuuuu!!!! Guarda, io sarei addirittura disposta a sposarmi di nuovo per fare un viaggio del genere!!! La Polinesia poi.....credo rimarrà il mio sogno impossibile (insieme a Raul Bova, ovviamente)!! Complimentiiiiiii e taaaaaaaaaaaannnnntiiiiiiiiii Auguriiiiiiiii!!!
Grazieeee...si è stato un viaggio bellissimo...anche se ormai sembra già un lontano ricordo....la Polinesia è stupenda da un punto di vista naturalistico e molto rilassante....la giornata comincia molto presto e finisce altrettanto presto...e non c'è niente da fare la sera o particolare animazione...quindi ecco è proprio da coppietta....ma gli stati uniti...bellissimi...insomma...una botta di vita...diciamo che abbiamo visto i due estremi....e nonostante la Polinesia mi sia piaciuta molto credo che il costo (elevatissimo) e l'impresa (20 ore di volo) non valgano un secondo giro futuro...però sono felice di averla vista una volta!!!
qui da noi si chiama "panuozzo"
e questa è la paposcia
magari è lo stesso...cambia solo il nome...
Questa è la famosa paposcia?? Noi lo chiamiamo saltimbocca!! Buonooooooo!!!
1 ha scritto:
1 ha scritto:
Noi stiamo stati a Vieste, avevo chiesto consigli alle amiche pugliesi e mi sono trovata benissimo !!!!
Ho gustato cose davvero speciali, ma sono rimasta stregata dalla PAPOSCIA una specie di calzone ma più schiacciato, ha una pasta simile a quella della pizza ma a mio gusto molto più buona e digeribile.
Chissà se qualcuna ha la ricetta... anche se credo che il forno a legna sia indispensabile per una cottura perfetta
Aaaaaaaaaaaaaaaaaa Vieste
C'ho conosciuto il mio dolce tesoruccio
Ma la paposcia non la conosco
DICESI PAPOSCIA....
LA Paposcia è una focaccia conosciuta anche con il nome di “Pizza Schett” o “Pizza a Vamp” la cui storia narra che venisse già utilizzata nel XVI secolo e veniva consumata in attesa che le pagnotte di pane diventassero raffermo. Il pane è sempre stato l’alimento principale del sostentamento dei contadini vichesi, infatti pagnotte grandissime da 2 o 5 Kg dovevano essere sufficienti a sfamare la famiglia per una settimana o perfino per 15 giorni e proprio in quella circostanza veniva preparata la paposcia. Infatti, questa suprema squisitezza, nasce dall’esigenza di verificare se la temperatura del forno fosse giusta: levato l’impasto usato per le pagnotte di pane, la pasta che rimaneva attaccata alla madia (la cosiddetta “fazzatura”) veniva raccolta, impastata, allungata con le mani sino a 20 – 30 centimetri, infarinata e posta nel forno per pochi minuti prima delle pagnotte di pane in quanto la tenuta della paposcia alla buona cottura indicava la buona riuscita del pane. Questa striscia di massa poi non veniva buttata, anzi una volta tagliata a metà era condita con un filo d’olio e formaggio fresco locale. Questo piatto tutto garganico è davvero eccezionale, frutto d’antiche tradizioni contadine, non a caso lo Slow Food ha deciso di istituire un presidio per salvaguardarla come già fatto per arance, caciocavalli podolici e anguille di Lesina. Da diversi decenni la “Paposcia” è destinata al mercato sia invernale che estivo nei centri più importanti del Gargano Nord e Provincia di Foggia. La forma allungata e schiacciata, somigliante a quella di una pantofola ne fa provenire il nome: babbuccia, babouche (in francese) paposcia in dialetto. Per prepararla si utilizza farina tipo 00, acqua, sale, olio extra vergine di oliva proveniente da Ulivi Monumentali di Vico del Gargano, un componente essenziale nella lavorazione della pasta e la “cresenza” (lievito naturale che rende morbida la “Paposcia” con 2 ore di lievitazione). La cottura è “al mattone” (con forno a legna di faggio) per 4 minuti con fiamma viva. Prodotto nel rispetto della tradizione, conserva intatto il profumo e la fragranza di una volta e resta l’alimento la cui tipicità è tutta da scoprire e da gustare. Le ottime caratteristiche organolettiche, la totale assenza di grasso e gli studi effettuati hanno confermato la validità come prodotto da mensa. E’ ampiamente commercializzata in panifici, forni e pizzerie di Vico del Gargano e Foggia, presso i ristoranti, hotel e alberghi a livello Garganico e provinciale. Questa tipologia di mercato registra un crescente trend positivo. Prodotti derivati dalla lavorazione artigianale. Le paposcie possono presentarsi secondo una delle seguenti forme: intere (con o senza condimento), farcite, dimezzate, tagliate in più di quattro pezzi all’incirca uguali) Per i diversi tipi di farcitura si annoverano: Paposcia alla vichese: olio d’oliva, rucola, formaggio (cacio ricotta di Vico del Gargano); alla contadina: olive in salamoia tritate, olio d’oliva, schegge di caciocavallo; del giardiniere: spicchi di arancia “bionda garganica”, spolverata di sale, olio d’oliva (l’arancia può essere utilizza a spicchi o spremuta sulla paposcia); alla Sant’Mnà-iole: alici marinate in succo di limone “femminiello garganico”, capperi, olio d’oliva; del pastore: pomodoro tritato, mozzarella tagliata a fette, spolverata di sale, olio d’oliva e origano; du spruatore: olio d’oliva, cacio ricotta di Vico del Gargano, verdure di campo. Il 16 marzo 2009 l’assessore per agricoltura e ambiente del comune di Vico del Gargano Roberto Francesco Budrago ha inoltrato richiesta di riconoscimento della “Paposcia” quale prodotto tradizionale da forno presso Assessorato Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. Tra le motivazioni addotte sulla domanda sono riportate “Tradizione e storicità comprovata dal consumo del prodotto, fonti e tradizioni storiche e caratteristica distintiva della struttura produttiva di Vico del Gargano che si riconosce nel prodotto tradizionale da forno storicamente rappresentata dalla Paposcia”. La speranza è quella di mantenere intatte le caratteristiche di un prodotto tipico garganico e di mantenere così vive le tradizioni di un territorio ricco di sapori e storia da valorizzare sicuramente meglio.
Riferimenti bibliografici Per quanto riguarda le fonti che attestano ufficialmente la caratteristica e i condimenti della “Paposcia” oltre alla memoria storica degli anziani fornai di Vico del Gargano si fa riferimento ai seguenti volumi: -In cucina a Vico del Gargano, Artigrafiche Foggia, 2007 e -Miseria e nobiltà della paposcia di Vico – Rivista “Civiltà della tavola” dell’AccademiaI taliana della Cucina, Articolo pubblicato sul n. 124 (febbraio 2002).
Simoooooo!!! A Napoli si dice: "sei un pozzo di scienze"!!!! ahahahah Bravaaaaaaa
1 ha scritto:
Noi stiamo stati a Vieste, avevo chiesto consigli alle amiche pugliesi e mi sono trovata benissimo !!!!
Ho gustato cose davvero speciali, ma sono rimasta stregata dalla PAPOSCIA una specie di calzone ma più schiacciato, ha una pasta simile a quella della pizza ma a mio gusto molto più buona e digeribile.
Chissà se qualcuna ha la ricetta... anche se credo che il forno a legna sia indispensabile per una cottura perfetta
Aaaaaaaaaaaaaaaaaa Vieste
C'ho conosciuto il mio dolce tesoruccio
Ma la paposcia non la conosco
Questa "paposcia" comincia ad intrigarmi non poco!!!! A Napoli ....non è una cosa tanto carina!!! Apriamo un post su questa pietanza? ahahahah
IO UN PO DI MARE MA NIENTE DI CHE, QUI NELLE VICINANZE
Sono certa che presto ti rifarai: abbi fede!! Baciiiii
Ciaooo ragazze...io sono Pugliese, tra l'altro della prov di foggia e la Paposcia non la conosco!!! Anch'io adoro la toscana.....la mia terza patria.....oltre a Puglia ed Emilia!!!Io invece quest'anno supervacanza di tre settimane (causa viaggio di nozze) negli Stati Uniti e poi in Polinesia....entrambi posti bellissimi...e inutile dirvi che negli USA abbiamo mangiato un pò di porcherie ma buonissime...in Polinesia...pesce pesce...e tanto pesce....che io adoro!!!
Stati Uniti e Polinesia????? Uauuuuu!!!! Guarda, io sarei addirittura disposta a sposarmi di nuovo per fare un viaggio del genere!!! La Polinesia poi.....credo rimarrà il mio sogno impossibile (insieme a Raul Bova, ovviamente)!! Complimentiiiiiii e taaaaaaaaaaaannnnntiiiiiiiiii Auguriiiiiiiii!!!
1 ha scritto:
Ciaooo ragazze...io sono Pugliese, tra l'altro della prov di foggia e la Paposcia non la conosco!!! Anch'io adoro la toscana.....la mia terza patria.....oltre a Puglia ed Emilia!!!Io invece quest'anno supervacanza di tre settimane (causa viaggio di nozze) negli Stati Uniti e poi in Polinesia....entrambi posti bellissimi...e inutile dirvi che negli USA abbiamo mangiato un pò di porcherie ma buonissime...in Polinesia...pesce pesce...e tanto pesce....che io adoro!!!
Ma come sei della provincia di Foggia e non conoci la paposcia?!?!?!?
Ma approfitta per fare una gita , tu che sei vicina (invidia invidia invidia) e vai a sbafarti una paposcia a Vico del Gargano!!!
Sarà che manco da troppi anni e l'hanno inventata nel frattempo!!
Ora è più diffiicile farsi un giro...
Qui sul forum ho trovato questa ricetta...che potrebbe andare bene...http://www.ricettario-bimby.it/ricetta/16598/panuozzo.html
Ciaooo ragazze...io sono Pugliese, tra l'altro della prov di foggia e la Paposcia non la conosco!!! Anch'io adoro la toscana.....la mia terza patria.....oltre a Puglia ed Emilia!!!Io invece quest'anno supervacanza di tre settimane (causa viaggio di nozze) negli Stati Uniti e poi in Polinesia....entrambi posti bellissimi...e inutile dirvi che negli USA abbiamo mangiato un pò di porcherie ma buonissime...in Polinesia...pesce pesce...e tanto pesce....che io adoro!!!
Ma come sei della provincia di Foggia e non conoci la paposcia?!?!?!?
Ma approfitta per fare una gita , tu che sei vicina (invidia invidia invidia) e vai a sbafarti una paposcia a Vico del Gargano!!!
1 ha scritto:
1 ha scritto:
1 ha scritto:
Noi stiamo stati a Vieste, avevo chiesto consigli alle amiche pugliesi e mi sono trovata benissimo !!!!
Ho gustato cose davvero speciali, ma sono rimasta stregata dalla PAPOSCIA una specie di calzone ma più schiacciato, ha una pasta simile a quella della pizza ma a mio gusto molto più buona e digeribile.
Chissà se qualcuna ha la ricetta... anche se credo che il forno a legna sia indispensabile per una cottura perfetta
Aaaaaaaaaaaaaaaaaa Vieste
C'ho conosciuto il mio dolce tesoruccio
Ma la paposcia non la conosco
DICESI PAPOSCIA....
LA Paposcia è una focaccia conosciuta anche con il nome di “Pizza Schett” o “Pizza a Vamp” la cui storia narra che venisse già utilizzata nel XVI secolo e veniva consumata in attesa che le pagnotte di pane diventassero raffermo. Il pane è sempre stato l’alimento principale del sostentamento dei contadini vichesi, infatti pagnotte grandissime da 2 o 5 Kg dovevano essere sufficienti a sfamare la famiglia per una settimana o perfino per 15 giorni e proprio in quella circostanza veniva preparata la paposcia. Infatti, questa suprema squisitezza, nasce dall’esigenza di verificare se la temperatura del forno fosse giusta: levato l’impasto usato per le pagnotte di pane, la pasta che rimaneva attaccata alla madia (la cosiddetta “fazzatura”) veniva raccolta, impastata, allungata con le mani sino a 20 – 30 centimetri, infarinata e posta nel forno per pochi minuti prima delle pagnotte di pane in quanto la tenuta della paposcia alla buona cottura indicava la buona riuscita del pane. Questa striscia di massa poi non veniva buttata, anzi una volta tagliata a metà era condita con un filo d’olio e formaggio fresco locale. Questo piatto tutto garganico è davvero eccezionale, frutto d’antiche tradizioni contadine, non a caso lo Slow Food ha deciso di istituire un presidio per salvaguardarla come già fatto per arance, caciocavalli podolici e anguille di Lesina. Da diversi decenni la “Paposcia” è destinata al mercato sia invernale che estivo nei centri più importanti del Gargano Nord e Provincia di Foggia. La forma allungata e schiacciata, somigliante a quella di una pantofola ne fa provenire il nome: babbuccia, babouche (in francese) paposcia in dialetto. Per prepararla si utilizza farina tipo 00, acqua, sale, olio extra vergine di oliva proveniente da Ulivi Monumentali di Vico del Gargano, un componente essenziale nella lavorazione della pasta e la “cresenza” (lievito naturale che rende morbida la “Paposcia” con 2 ore di lievitazione). La cottura è “al mattone” (con forno a legna di faggio) per 4 minuti con fiamma viva. Prodotto nel rispetto della tradizione, conserva intatto il profumo e la fragranza di una volta e resta l’alimento la cui tipicità è tutta da scoprire e da gustare. Le ottime caratteristiche organolettiche, la totale assenza di grasso e gli studi effettuati hanno confermato la validità come prodotto da mensa. E’ ampiamente commercializzata in panifici, forni e pizzerie di Vico del Gargano e Foggia, presso i ristoranti, hotel e alberghi a livello Garganico e provinciale. Questa tipologia di mercato registra un crescente trend positivo. Prodotti derivati dalla lavorazione artigianale. Le paposcie possono presentarsi secondo una delle seguenti forme: intere (con o senza condimento), farcite, dimezzate, tagliate in più di quattro pezzi all’incirca uguali) Per i diversi tipi di farcitura si annoverano: Paposcia alla vichese: olio d’oliva, rucola, formaggio (cacio ricotta di Vico del Gargano); alla contadina: olive in salamoia tritate, olio d’oliva, schegge di caciocavallo; del giardiniere: spicchi di arancia “bionda garganica”, spolverata di sale, olio d’oliva (l’arancia può essere utilizza a spicchi o spremuta sulla paposcia); alla Sant’Mnà-iole: alici marinate in succo di limone “femminiello garganico”, capperi, olio d’oliva; del pastore: pomodoro tritato, mozzarella tagliata a fette, spolverata di sale, olio d’oliva e origano; du spruatore: olio d’oliva, cacio ricotta di Vico del Gargano, verdure di campo. Il 16 marzo 2009 l’assessore per agricoltura e ambiente del comune di Vico del Gargano Roberto Francesco Budrago ha inoltrato richiesta di riconoscimento della “Paposcia” quale prodotto tradizionale da forno presso Assessorato Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. Tra le motivazioni addotte sulla domanda sono riportate “Tradizione e storicità comprovata dal consumo del prodotto, fonti e tradizioni storiche e caratteristica distintiva della struttura produttiva di Vico del Gargano che si riconosce nel prodotto tradizionale da forno storicamente rappresentata dalla Paposcia”. La speranza è quella di mantenere intatte le caratteristiche di un prodotto tipico garganico e di mantenere così vive le tradizioni di un territorio ricco di sapori e storia da valorizzare sicuramente meglio.
Riferimenti bibliografici Per quanto riguarda le fonti che attestano ufficialmente la caratteristica e i condimenti della “Paposcia” oltre alla memoria storica degli anziani fornai di Vico del Gargano si fa riferimento ai seguenti volumi: -In cucina a Vico del Gargano, Artigrafiche Foggia, 2007 e -Miseria e nobiltà della paposcia di Vico – Rivista “Civiltà della tavola” dell’AccademiaI taliana della Cucina, Articolo pubblicato sul n. 124 (febbraio 2002).
no..vabbè....meglio di te non ce n'è....chirurgica come al solito....;-)))))
Simo scusa, ma non potvi fare un sunto????? aveva detto solo che non conosceva la paposcia a me però passi il sunto, non penserai che mi leggo una paginetta del genere
A me le vacanze sono durate troppo poco, e sono rientrata domenica sera ma sono ancora sconvolta dal rientro.
Sembra lui!!!!
qui da noi si chiama "panuozzo"
e questa è la paposcia
magari è lo stesso...cambia solo il nome...
Concordo LuDo :panch'io l'ho assaggiata a Rodi Vico del Gargano poi è un paesino stupendo, Simo complimenti per il trattato di Cyborgcultura
Ragazze io ho avuto la fortuna di assaggiarla a Rodi e Vico Garganico... Troppo goduriosa!!!! Dal Cell non riesco a copiare le immagini, ma se andate su google immagini potete deliziare i vostri occhi!!!:)
1 ha scritto:
1 ha scritto:
Noi stiamo stati a Vieste, avevo chiesto consigli alle amiche pugliesi e mi sono trovata benissimo !!!!
Ho gustato cose davvero speciali, ma sono rimasta stregata dalla PAPOSCIA una specie di calzone ma più schiacciato, ha una pasta simile a quella della pizza ma a mio gusto molto più buona e digeribile.
Chissà se qualcuna ha la ricetta... anche se credo che il forno a legna sia indispensabile per una cottura perfetta
Aaaaaaaaaaaaaaaaaa Vieste
C'ho conosciuto il mio dolce tesoruccio
Ma la paposcia non la conosco
DICESI PAPOSCIA....
LA Paposcia è una focaccia conosciuta anche con il nome di “Pizza Schett” o “Pizza a Vamp” la cui storia narra che venisse già utilizzata nel XVI secolo e veniva consumata in attesa che le pagnotte di pane diventassero raffermo. Il pane è sempre stato l’alimento principale del sostentamento dei contadini vichesi, infatti pagnotte grandissime da 2 o 5 Kg dovevano essere sufficienti a sfamare la famiglia per una settimana o perfino per 15 giorni e proprio in quella circostanza veniva preparata la paposcia. Infatti, questa suprema squisitezza, nasce dall’esigenza di verificare se la temperatura del forno fosse giusta: levato l’impasto usato per le pagnotte di pane, la pasta che rimaneva attaccata alla madia (la cosiddetta “fazzatura”) veniva raccolta, impastata, allungata con le mani sino a 20 – 30 centimetri, infarinata e posta nel forno per pochi minuti prima delle pagnotte di pane in quanto la tenuta della paposcia alla buona cottura indicava la buona riuscita del pane. Questa striscia di massa poi non veniva buttata, anzi una volta tagliata a metà era condita con un filo d’olio e formaggio fresco locale. Questo piatto tutto garganico è davvero eccezionale, frutto d’antiche tradizioni contadine, non a caso lo Slow Food ha deciso di istituire un presidio per salvaguardarla come già fatto per arance, caciocavalli podolici e anguille di Lesina. Da diversi decenni la “Paposcia” è destinata al mercato sia invernale che estivo nei centri più importanti del Gargano Nord e Provincia di Foggia. La forma allungata e schiacciata, somigliante a quella di una pantofola ne fa provenire il nome: babbuccia, babouche (in francese) paposcia in dialetto. Per prepararla si utilizza farina tipo 00, acqua, sale, olio extra vergine di oliva proveniente da Ulivi Monumentali di Vico del Gargano, un componente essenziale nella lavorazione della pasta e la “cresenza” (lievito naturale che rende morbida la “Paposcia” con 2 ore di lievitazione). La cottura è “al mattone” (con forno a legna di faggio) per 4 minuti con fiamma viva. Prodotto nel rispetto della tradizione, conserva intatto il profumo e la fragranza di una volta e resta l’alimento la cui tipicità è tutta da scoprire e da gustare. Le ottime caratteristiche organolettiche, la totale assenza di grasso e gli studi effettuati hanno confermato la validità come prodotto da mensa. E’ ampiamente commercializzata in panifici, forni e pizzerie di Vico del Gargano e Foggia, presso i ristoranti, hotel e alberghi a livello Garganico e provinciale. Questa tipologia di mercato registra un crescente trend positivo. Prodotti derivati dalla lavorazione artigianale. Le paposcie possono presentarsi secondo una delle seguenti forme: intere (con o senza condimento), farcite, dimezzate, tagliate in più di quattro pezzi all’incirca uguali) Per i diversi tipi di farcitura si annoverano: Paposcia alla vichese: olio d’oliva, rucola, formaggio (cacio ricotta di Vico del Gargano); alla contadina: olive in salamoia tritate, olio d’oliva, schegge di caciocavallo; del giardiniere: spicchi di arancia “bionda garganica”, spolverata di sale, olio d’oliva (l’arancia può essere utilizza a spicchi o spremuta sulla paposcia); alla Sant’Mnà-iole: alici marinate in succo di limone “femminiello garganico”, capperi, olio d’oliva; del pastore: pomodoro tritato, mozzarella tagliata a fette, spolverata di sale, olio d’oliva e origano; du spruatore: olio d’oliva, cacio ricotta di Vico del Gargano, verdure di campo. Il 16 marzo 2009 l’assessore per agricoltura e ambiente del comune di Vico del Gargano Roberto Francesco Budrago ha inoltrato richiesta di riconoscimento della “Paposcia” quale prodotto tradizionale da forno presso Assessorato Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. Tra le motivazioni addotte sulla domanda sono riportate “Tradizione e storicità comprovata dal consumo del prodotto, fonti e tradizioni storiche e caratteristica distintiva della struttura produttiva di Vico del Gargano che si riconosce nel prodotto tradizionale da forno storicamente rappresentata dalla Paposcia”. La speranza è quella di mantenere intatte le caratteristiche di un prodotto tipico garganico e di mantenere così vive le tradizioni di un territorio ricco di sapori e storia da valorizzare sicuramente meglio.
Riferimenti bibliografici Per quanto riguarda le fonti che attestano ufficialmente la caratteristica e i condimenti della “Paposcia” oltre alla memoria storica degli anziani fornai di Vico del Gargano si fa riferimento ai seguenti volumi: -In cucina a Vico del Gargano, Artigrafiche Foggia, 2007 e -Miseria e nobiltà della paposcia di Vico – Rivista “Civiltà della tavola” dell’AccademiaI taliana della Cucina, Articolo pubblicato sul n. 124 (febbraio 2002).
no..vabbè....meglio di te non ce n'è....chirurgica come al solito....;-)))))
Io in Croazia,bellissimo!!!!!!!!!!!!!ma era giugno quindi le ho quasi dimenticate
1 ha scritto:
Noi stiamo stati a Vieste, avevo chiesto consigli alle amiche pugliesi e mi sono trovata benissimo !!!!
Ho gustato cose davvero speciali, ma sono rimasta stregata dalla PAPOSCIA una specie di calzone ma più schiacciato, ha una pasta simile a quella della pizza ma a mio gusto molto più buona e digeribile.
Chissà se qualcuna ha la ricetta... anche se credo che il forno a legna sia indispensabile per una cottura perfetta
Aaaaaaaaaaaaaaaaaa Vieste
C'ho conosciuto il mio dolce tesoruccio
Ma la paposcia non la conosco
DICESI PAPOSCIA....
LA Paposcia è una focaccia conosciuta anche con il nome di “Pizza Schett” o “Pizza a Vamp” la cui storia narra che venisse già utilizzata nel XVI secolo e veniva consumata in attesa che le pagnotte di pane diventassero raffermo. Il pane è sempre stato l’alimento principale del sostentamento dei contadini vichesi, infatti pagnotte grandissime da 2 o 5 Kg dovevano essere sufficienti a sfamare la famiglia per una settimana o perfino per 15 giorni e proprio in quella circostanza veniva preparata la paposcia. Infatti, questa suprema squisitezza, nasce dall’esigenza di verificare se la temperatura del forno fosse giusta: levato l’impasto usato per le pagnotte di pane, la pasta che rimaneva attaccata alla madia (la cosiddetta “fazzatura”) veniva raccolta, impastata, allungata con le mani sino a 20 – 30 centimetri, infarinata e posta nel forno per pochi minuti prima delle pagnotte di pane in quanto la tenuta della paposcia alla buona cottura indicava la buona riuscita del pane. Questa striscia di massa poi non veniva buttata, anzi una volta tagliata a metà era condita con un filo d’olio e formaggio fresco locale. Questo piatto tutto garganico è davvero eccezionale, frutto d’antiche tradizioni contadine, non a caso lo Slow Food ha deciso di istituire un presidio per salvaguardarla come già fatto per arance, caciocavalli podolici e anguille di Lesina. Da diversi decenni la “Paposcia” è destinata al mercato sia invernale che estivo nei centri più importanti del Gargano Nord e Provincia di Foggia. La forma allungata e schiacciata, somigliante a quella di una pantofola ne fa provenire il nome: babbuccia, babouche (in francese) paposcia in dialetto. Per prepararla si utilizza farina tipo 00, acqua, sale, olio extra vergine di oliva proveniente da Ulivi Monumentali di Vico del Gargano, un componente essenziale nella lavorazione della pasta e la “cresenza” (lievito naturale che rende morbida la “Paposcia” con 2 ore di lievitazione). La cottura è “al mattone” (con forno a legna di faggio) per 4 minuti con fiamma viva. Prodotto nel rispetto della tradizione, conserva intatto il profumo e la fragranza di una volta e resta l’alimento la cui tipicità è tutta da scoprire e da gustare. Le ottime caratteristiche organolettiche, la totale assenza di grasso e gli studi effettuati hanno confermato la validità come prodotto da mensa. E’ ampiamente commercializzata in panifici, forni e pizzerie di Vico del Gargano e Foggia, presso i ristoranti, hotel e alberghi a livello Garganico e provinciale. Questa tipologia di mercato registra un crescente trend positivo. Prodotti derivati dalla lavorazione artigianale. Le paposcie possono presentarsi secondo una delle seguenti forme: intere (con o senza condimento), farcite, dimezzate, tagliate in più di quattro pezzi all’incirca uguali) Per i diversi tipi di farcitura si annoverano: Paposcia alla vichese: olio d’oliva, rucola, formaggio (cacio ricotta di Vico del Gargano); alla contadina: olive in salamoia tritate, olio d’oliva, schegge di caciocavallo; del giardiniere: spicchi di arancia “bionda garganica”, spolverata di sale, olio d’oliva (l’arancia può essere utilizza a spicchi o spremuta sulla paposcia); alla Sant’Mnà-iole: alici marinate in succo di limone “femminiello garganico”, capperi, olio d’oliva; del pastore: pomodoro tritato, mozzarella tagliata a fette, spolverata di sale, olio d’oliva e origano; du spruatore: olio d’oliva, cacio ricotta di Vico del Gargano, verdure di campo. Il 16 marzo 2009 l’assessore per agricoltura e ambiente del comune di Vico del Gargano Roberto Francesco Budrago ha inoltrato richiesta di riconoscimento della “Paposcia” quale prodotto tradizionale da forno presso Assessorato Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. Tra le motivazioni addotte sulla domanda sono riportate “Tradizione e storicità comprovata dal consumo del prodotto, fonti e tradizioni storiche e caratteristica distintiva della struttura produttiva di Vico del Gargano che si riconosce nel prodotto tradizionale da forno storicamente rappresentata dalla Paposcia”. La speranza è quella di mantenere intatte le caratteristiche di un prodotto tipico garganico e di mantenere così vive le tradizioni di un territorio ricco di sapori e storia da valorizzare sicuramente meglio.
Riferimenti bibliografici Per quanto riguarda le fonti che attestano ufficialmente la caratteristica e i condimenti della “Paposcia” oltre alla memoria storica degli anziani fornai di Vico del Gargano si fa riferimento ai seguenti volumi: -In cucina a Vico del Gargano, Artigrafiche Foggia, 2007 e -Miseria e nobiltà della paposcia di Vico – Rivista “Civiltà della tavola” dell’AccademiaI taliana della Cucina, Articolo pubblicato sul n. 124 (febbraio 2002).
Noi stiamo stati a Vieste, avevo chiesto consigli alle amiche pugliesi e mi sono trovata benissimo !!!!
Ho gustato cose davvero speciali, ma sono rimasta stregata dalla PAPOSCIA una specie di calzone ma più schiacciato, ha una pasta simile a quella della pizza ma a mio gusto molto più buona e digeribile.
Chissà se qualcuna ha la ricetta... anche se credo che il forno a legna sia indispensabile per una cottura perfetta
Aaaaaaaaaaaaaaaaaa Vieste
C'ho conosciuto il mio dolce tesoruccio
Ma la paposcia non la conosco
IO UN PO DI MARE MA NIENTE DI CHE, QUI NELLE VICINANZE
Ciaooo ragazze...io sono Pugliese, tra l'altro della prov di foggia e la Paposcia non la conosco!!! Anch'io adoro la toscana.....la mia terza patria.....oltre a Puglia ed Emilia!!!Io invece quest'anno supervacanza di tre settimane (causa viaggio di nozze) negli Stati Uniti e poi in Polinesia....entrambi posti bellissimi...e inutile dirvi che negli USA abbiamo mangiato un pò di porcherie ma buonissime...in Polinesia...pesce pesce...e tanto pesce....che io adoro!!!
Vuol dire che affronterai favolosamente il resto dell'anno, e poi...a me hanno insegnato a dire: NON ANCORA! quindi, mai dire mai, potrebbe arrivare una bella vacanza a sorpresa!! Te lo auguro, se a te fa piacere!! Bacioniiiii
Anche la Sicilia è bellissima e poi i siciliani...io li adoro!!
é la qualità che conta, vero??? Comunque ti rifarai anche della quantità, la prossima volta. Ciaooooo
Oh, Sara! La Toscana è veramente splendida!! A me da un senso di pace incredibile! Non conosco San Vincenzo, ma conosco bene la "fiorentina": strepitosa veramente! Sono felice che ti sia divertita insieme alla SilvY eti auguro di trascorrerne altre ancora più belle. Baciiiiiii
Vieste?? :)Bellissima, vero? Come tutta la Puglia, d'altronde! La "paposcia"? Da come la descrivi deve essere buonissima! Certo il forno a legna è tutta un'altra cosa....ma se riusciamo a scoprirne la ricetta...ci adatteremo, ok? Bacioniiiii
Cominciamo a fare il conto alla rovescia??? Bacioniiiii
Ciao a tutte e ben tornate, io niente vacanze , ma mi sono comunque riposata.
1 ha scritto:
Noi siamo tornati solo una settimana fa dalla meravigliosa Toscana precisamente San Vincenzo dove con piacere ho rivisto Silvy 74...siamo stati benissimo e la cucina toscana è ottima in generale anche se in un ristorante di Castagneto Carducci( cosigliato da Silvana..grazie grazie grazie) ho mangiato una fiorentina strepitosa
San Vincenzooo! Ci sono stata l'anno scorso e quello prima, noi e i ns. amici (che ci andavano da una vita) eravano in appartamento e voi?
Toglimi una curiosità: l'anno scorso stavano formando una barriera con degli scogli per evitare l'erosione della spiaggia, mi chiedevo se la limpidezza del mare ne abbia risentito... sarebbe un peccato
Comunque la zona è bellissima, anche l'entroterra è spettacolare!
Ciao io è tre anni che vado al villaggio Riva degli etruschi...un villaggio bellissimo!!!! lì davanti a noi non c'erano scogli e perciò ti dico che il mare era veramente bello!!!! Sono d'accordissimo una zona meravigliosa sia come costa che come entroterra ...quest'anno oltre alle zone vicine siamo stati a volterra e san giminiano perchè i miei figli non c'erano stati e l'hanno trovata stupenda !!!
Noi siamo stati in Sicilia due settimane, e quest'anno mi sono volate come mai era successo! Ma io personalmente sono felice anche per essere tornata alla normale routine. Amo l'inverno, a parte i malanni e le influenze! :D
Noi siamo tornati solo una settimana fa dalla meravigliosa Toscana precisamente San Vincenzo dove con piacere ho rivisto Silvy 74...siamo stati benissimo e la cucina toscana è ottima in generale anche se in un ristorante di Castagneto Carducci( cosigliato da Silvana..grazie grazie grazie) ho mangiato una fiorentina strepitosa
San Vincenzooo! Ci sono stata l'anno scorso e quello prima, noi e i ns. amici (che ci andavano da una vita) eravano in appartamento e voi?
Toglimi una curiosità: l'anno scorso stavano formando una barriera con degli scogli per evitare l'erosione della spiaggia, mi chiedevo se la limpidezza del mare ne abbia risentito... sarebbe un peccato
Comunque la zona è bellissima, anche l'entroterra è spettacolare!
Le mie brevi solo 5 giorni ma belli quando si e' in buona compagnia il tempo vola
Rosanna ciaoooo!!!!! Ti incollo il link del topic che ha aperto Chya72 per le nostre vacanze marchigiane..... vedi che tipi da spiaggia che siamo tutte insieme...
bacioni tesoro!!!!!
Noi siamo tornati solo una settimana fa dalla meravigliosa Toscana precisamente San Vincenzo dove con piacere ho rivisto Silvy 74...siamo stati benissimo e la cucina toscana è ottima in generale anche se in un ristorante di Castagneto Carducci( cosigliato da Silvana..grazie grazie grazie) ho mangiato una fiorentina strepitosa
Noi stiamo stati a Vieste, avevo chiesto consigli alle amiche pugliesi e mi sono trovata benissimo !!!!
Ho gustato cose davvero speciali, ma sono rimasta stregata dalla PAPOSCIA una specie di calzone ma più schiacciato, ha una pasta simile a quella della pizza ma a mio gusto molto più buona e digeribile.
Chissà se qualcuna ha la ricetta... anche se credo che il forno a legna sia indispensabile per una cottura perfetta
Ciao Rosannaaaaaaaaaaa!!!
Tornati alla dura realtà di asilo e primi malanni
Vabbè mancano "solo" 11 mesi alle vacanze
Ciao a tutte! Finalmente ci ritroviamo! Avete fatto delle belle vacanze? Descriveteci i luoghi che avete visto e anche i piatti che avete assaporato :p, potremmo cimentarci a prepararli col mitico B., che ne dite? E per chi non è potuto partire.....sarà per la prossima volta e sarà ancora più bello!!! Vi abbraccio tutte. Rosanna.