Forum San Gimignano: l'olio e i suoi "grattacieli" medievali
Viaggiando per la Toscana, e in particolare nelle zone della provincia di Siena, tantissimi sono i borghi che si incontrano ed è difficile scegliere dove fermarsi.
San Gimignano e le sue torri però riesce a farsi notare anche a distanza: dalle curve della statale appare infatti su un'altura che domina tutta la Val d'Elsa.
San Gimignano nasce come piccolo villaggio rurale, un feudo del vescovo di Volterra, ma pian piano diventa un luogo di mercato e di scambio grazie alla sua posizione privilegiata: vicino alla Via Francigena che portava i pellegrini di tutta Europa verso Roma e all'innesto della deviazione per il porto di Pisa.
Cinta da mura possenti, si contraddistingueva dagli altri borghi per lo svettare delle sua case-torri appartenenti all'aristocrazia locale; alcune si possono ammirare ancora oggi, altre invece, seguendo il destino dei loro proprietari furono drasticamente abbassate (o "scapitozzate", per dirla con termini del posto) al prevalere di una famiglia sull'altra.
Lo sanno bene le famiglie Arghindelli e Salvucci che, alla fine del 1200, ingaggiarono una vera lotta a "chi punta più in alto": in un borgo dove possedere una torre era un segno distintivo queste due famiglie si sfidarono per generazioni. Entrambe avevano un palazzo nel centro di San Gimignano e si tenevano d'occhio; visto che però era vietato dagli statuti comunali costruire torri più alti della "Rognosa" (la torre del Podestà), i Salvucci innalzarono due torri, le torri Salvucci, progettate in modo che la parte alta della prima corrispondesse alla base della seconda: a vista d'occhio quindi la Rognosa continuava a svettare più in alto, ma idealmente le due torri Salvucci sovrapposte superavano di molto quella comunale.
Gli Ardinghelli fecero erigere allora due torri ancora più alte: le torri Ardinghelli, la contesa durò a lungo e le torri ne fecero qualche spesa: vennero scapitozzate tutte e 4 e oggi sono molto meno alte di quanto non fossero in origine
Da quelle torri però, ora come allora, si domina non solo la cittadina, ma anche tutta la campagna intorno con i suoi vitigni, i campi di zafferano e gli uliveti da cui trae origine il prodotto di cui vogliamo parlarvi oggi: l'olio extravergine di oliva terre di Siena DOP!
Un olio tra i più rinomati d'italia, ha un gusto armonioso e un aroma fruttatato caratterizzato da sentori di carciofo, cardo, di erba appena tagliata e di mandorla, misto a note di amaro e piccante.
Prodotto fondamentale della cucina sangimignanese, la "morte sua" è sulla bruschetta: pane sciocco (cioè senza sale, tipico toscano) arrostito sulla griglia con un po' di sale, olio e una passata d'aglio.
Ma gli usi di questo magnifico prodotto sono infiniti, e voi lo sapete molto bene, qualche esempio?
https://www.ricettario-bimby.it/cerca?&rec_imaged=1&search=%22all%27olio%22
E voi, come lo usate l'olio?
Un caro saluto
Team Bimby
Tratto Da: Voi...Noi...Bimby Giugno 2013